Pellegrinaggio a Lourdes

Informazioni sui luoghi

Il luogo delle apparizioni di Lourdes

Alla sorgente per bere e per lavarsi

Siete venuti alle piscinedi Lourdes per bagnarvi nell'acqua della Sorgente che Maria fece scoprire a Bernardette, sotto la terra sul lato destro della Grotta.

Era il 25 febbraio, la nona apparizione, proprio quella centrale della serie delle 18 apparizioni di Massabielle. Bernardette sentì la Signora dirle:

«Le dispiacerebbe di camminare sulle ginocchia... baciare la terra... mangiare l'erba... per i peccatori? vada a bere alla sorgente e a lavarsi».

Bernardette eseguì questi gesti con fatica, la terra era sporca, l'erba amara e l'acqua ripugnante. I testimoni, fino allora entusiasti, quel giorno si scandalizzarono, furono urtati, si rivoltarono. Bernardette fu schiaffeggiata, insultata e infine condotta davantial procuratore.

In quella giornata drammatica, che ricorda il Venerdì Santo, lei spiegò con calma che aveva fagto quelle cose "per i peccatori". E, a cominciare da quel giorno, una preghiera grave e compassionevole segnò la sua vita. Cominciava a scoprire il mondo dei "peccatori fratelli nostri", di cui la Signora le aveva parlato il giorno prima dicendole:

«Penitenza, preghi per la conversione dei peccatori».

Il volto di Maria le era apparso così triste  che Bernardette ne aveva pianto. Nel vangelo della messa si leggeva, in quel momento, l'episodio del Cuore di Gesù Crocifisso, da cui sgorgarono sange ed acqua.

Ecco il contesto che ci permette di cogliere il significato dell'acqua di Lourdes:

  • Acqua che ricorda l'amore del Cristo che donò la vita "per i peccatori".
  • Acqua che rimanda al Battesimo che ci ha resi figlio di Dio.
  • Acqua che ci invia al Sacramento della Penitenza, nel quale Dio ci offre il perdono, la purificazione, la riconciliazione.

È proprio perché abbiamo bisogno di rinascere, d'essere perdonati, purificati, riconciliati, che veniamo a quest'Acqua, ricordando la Parola di Gesù:

«Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

E l'evangelista commenta:

«Questo disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui» (Gv 7, 37-38).

Compiamo questo gesto nella preghiera. Con fede, umiltà,carità, con calma e fiducia. Non attribuiamo a quest'acqua poteri che non ha. È così bello il suo significato!

Dio dà la sua grazia liberamente, per amore. Non crediamo che un buon numero di atti religiosi ci dia dei diritti su Dio. Egli ci offre gratuitamente la pace , la serenità dentro di noi e, se logiudica opportuno, può anche alleviare le nostre sofferenze.

Pensiamo agli altri, in particolare agli ammalati gravi. Se l'attesa si fa difficile, o troppo lunga per noi, lasciamo loro la precedenza.

È possibile fare un pellegrinaggio meravigliososenza bagnarsi alle piscine. Bernardette lavava semplicemente il suo viso (che è lo specchi dell'anima) e beveva "un poco d'acqua".

una frase scritta sopra le fontane ci dà un senso profondo dell'Acqua di Lourdes:

"Lavatevi il viso e chedete a Dio di purificare il vostro cuore"

Basilica di Nostra Signora di Lourdes

Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes

Il Santuario di Lourdes venne costruito a più riprese, per espressa volontà della Madonna, che chiese inizialmente a Santa Bernardette la costruzione di una cappella, di recarsi in processione e di andare a bere e a lavarsi alla fonte dell'acqua che Lei aveva fatto scaturire dalla grotta.

L'acqua che richiama quella del battesimo, ed è figura della grazia di Dio, invita il pellegrino ad immergersi nell'amore materno della Madre Celeste che ci conduce a Gesù, il Figlio di Dio che ci purifica nel suo sangue, ci rinnova col suo Santo Spirito, ci costituisce suoi discepoli nella Chiesa e suoi testimoni nel mondo.

Il messaggio dato dalla Madonna a Berardette fu quello di pregare e fare penitenza per i peccatori. San Giacomo scrive:

"Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati" Gc (5,19 -20).

Il mulino Boly nella seconda metà del XIX secolo

Il mulino Boly - casa natale di Bernardette

Il Mulino Boly (nome del proprietario) è stato la casa della serenità di una famiglia cristiana.
Sala di Accoglienza Vi invitiamo in primo luogo a dare uno sguardo alla sala di accoglienza. Alcune immagini ci ricordano che Dio ha creato la coppia a sua immagine e somiglianza, perché viva nell’amore, e che dopo il peccato, questo divorzio dall’amore, l’ha ricreata in modo ancora più mirabile.

Dio desidera che i cristiani di oggi formino delle “Chiese Domestiche” (Giovanni Paolo II) come la famiglia di Bernardette, come la Santa famiglia.

Casa natale

Al primo piano si trova la camera dove Bernardette è nata il 7 gennaio 1844. Bernardette fu battezzata due giorni dopo, il 9 gennaio: era l’anniversario di matrimonio dei suoi genitori.
In seguito avrete a possibilità di raccogliervi per un momento nell’Oratorio della Santa Famiglia. Anche la famiglia di Gesù ha lavorato per guadagnare il pane quotidiano, quel pane che Gesù stesso ha scelto per fare l’Eucaristia.

Il pianterreno

Qui si trova come prima stanza la cucina. Stanza comune dove si viveva il giorno e dove la famiglia pregava al mattino e alla sera. Di seguito è possibile vedere il Mulino le cui mole di pietra erano messe in moto dalle acque del ruscello Lapacca. È qui che il papà di Bernardette, che era mugnaio, lavorava ogni giorno.

Beranardette ha vissuto qui i primi dieci anni della sua vita semplice felicità di una famiglia che viveva nella fede e nell’amore. Il papà e la mamma, François Soubirous e Louise Castérat, avevano fatto un matrimonio d’amore, consacrato il 9 gennaio del 1843.

In questo clima di tenerezza, Bernardette ha trovato la sorgente di quella forza e di quell’equilibrio psicologico che la caratterizzeranno nei momenti difficili della vita. In effetti, se per dieci anni la famiglia ha conosciuto una certa agiatezza.

Nel 1853 iniziano le grandi difficoltà. La concorrenza dei mulini a vapore, la siccità nella regione e, ancora, la grande generosità verso i poveri e la “timidezza” di fronte a chi non regolava i conti. Metteranno in pericolo l’impresa familiare.

Nella primavera del 1854, non potendo più pagare l’affitto, i Soubirous sono costretti a lasciare il “Mulino della felicità” e a cercarne uno meno caro.

Nel 1855 il colera, in sole cinque settimane, uccide a Lourdes 38 persone. Anche Bernardette è colpita dall’epidemia, che le lascerà il ricordo di un’asma tenace. Quale doloroso handicap per questa ragazza piena di vitalità! Poi sarà la volta d’un mulino ancor più povero., fuori di Lourdes, a Arcizac…

Nel 1856 La carestia imperversa sulla regione. Il Governo fa distribuire gratuitamente la farina. Per il Mugnaio è il fallimento. Pur cercando di mettere all’opera altrove le sue braccia, conoscerà spesso la disoccupazione. Anche la mamma si vede obbligata ad andar a lavorare fuori, quando già due dei suoi sei figli sono morti ancora piccoli. Bernardette fa, in questo periodo, la cameriera in una taverna. Né scuola, dunque, né catechismo.

Nel 1857 la famiglia non è più in grado di pagare un affitto e trova un rifugio gratuito nella vecchia prigione della città, che era stata adibita ad altro uso: ”Il Chachot”, che è bene visitare, rue de Petits.Fossés. È lì che, il 27 marzo, François Soubirous viene arrestato e messo in prigione, ingiustamente accusato d’un fulto di farina. Nel mese di novembre , “per avere una bocca in meno da sfamare” Bernardette è inviata come domestica in una fattoria di Bartrès. Vi resterà fino al gennaio del 1858, tre settimane prima delle apparizioni.

Bernardette ha avuto la capacità d’attraversare questi anni tristi e gli "avvenimenti" che li seguiranno perché ha trovato in questo "Mulino della felicità" il regalo più bello che si possa fare ad un fanciullo, quello di una famiglia solida e teneramente unita.

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